L’export di vini e liquori dalla Francia ha registrato una contrazione significativa nel 2024, segnando una battuta d’arresto per uno dei settori più iconici dell’economia transalpina. I dati appena pubblicati indicano una flessione complessiva delle esportazioni di bevande alcoliche francesi, con una riduzione del valore delle esportazioni del 5% rispetto all’anno precedente.
Il settore vinicolo, tradizionalmente uno dei punti di forza dell’industria alimentare francese, ha visto un abbassamento delle vendite sui mercati internazionali, con particolare attenzione alle difficoltà riscontrate in alcuni mercati chiave come Cina, Stati Uniti e Regno Unito. La crescente concorrenza di vini provenienti da altre regioni, i cambiamenti nelle preferenze dei consumatori e i costi di produzione in aumento sono tra le cause principali di questa flessione. A ciò si aggiungono le incertezze economiche globali e le nuove politiche commerciali adottate da alcuni Paesi.
Anche il comparto dei liquori, che include distillati di prestigio come il cognac, ha visto una diminuzione nelle esportazioni. Sebbene alcune etichette di alta gamma continuino a mantenere una forte domanda, la crescita è più contenuta rispetto agli anni passati. Le problematiche logistiche, i costi di trasporto e le modifiche nelle normative doganali hanno contribuito a rallentare il flusso delle esportazioni.
Nonostante il rallentamento, il mercato interno e le vendite sui mercati emergenti, come Asia e Africa, offrono segni positivi. Le aziende francesi stanno cercando di adattarsi alla situazione, concentrandosi su una strategia di diversificazione, esplorando nuovi canali di vendita digitali e investendo in innovazione per attrarre i consumatori più giovani.
Il 2025 rappresenta quindi un anno di sfide, ma anche di opportunità per il settore, che dovrà affrontare i cambiamenti con maggiore resilienza e capacità di adattamento, in un panorama internazionale sempre più competitivo.