La cantina Ferraris Agricola, guidata da Luca Ferraris, è stata recentemente riconosciuta come una delle 100 eccellenze enologiche italiane dalla prestigiosa rivista Forbes. Questo riconoscimento sottolinea l’importanza del Ruchè di Castagnole Monferrato, un vitigno autoctono piemontese che Ferraris ha notevolmente contribuito a valorizzare a livello internazionale.
La storia della cantina affonda le sue radici nel XIX secolo, quando il bisnonno di Luca, Luigi Ferraris, emigrò in America durante la corsa all’oro. Con i proventi inviati alla moglie, Teresa Bruno, la famiglia acquistò nel 1921 la casa in Via al Castello, che fino a poco tempo fa ospitava la cantina. Nel 1923, il nonno Martino ampliò le proprietà con l’acquisto de “Il Casot”, trasformando terreni incolti in vigneti produttivi. Questa dedizione alla viticoltura ha posto le basi per l’attuale successo dell’azienda.
Il Ruchè, spesso descritto come un vitigno aromatico con elevati livelli di acido malico, produce vini freschi e vivaci con una struttura tannica notevole. Nonostante la sua limitata diffusione, con circa 375 acri coltivati in sette comuni, il Ruchè ha ottenuto la DOC nel 1987 e la DOCG nel 2010, grazie all’impegno di produttori.
Tra le etichette di spicco della cantina, il “Vigna del Parroco” 2022 ha ricevuto un punteggio di 93 dalla rivista Decanter, che ne ha lodato gli aromi floreali intensi e le note di frutti di bosco e menta selvatica. Al palato, si distingue per sapori di more e prugne succose, con accenti di pepe bianco e timo essiccato, concludendo con note terrose e un tocco di tè nero.
Un altro vino degno di nota è l'”Opera Prima” Riserva, dedicato al nonno Martino. Ottenuto da uve Ruchè al 100% provenienti dal distretto di Castagnole Monferrato, questo vino matura per 24-36 mesi in tonneaux di rovere francese da 500 litri e affina per 12 mesi in bottiglia senza filtrazione. Ha ricevuto un punteggio di 91 dalla rivista Wine Spectator, che ne ha evidenziato la profondità, l’intensità e gli aromi di ciliegia nera, mora e violetta, con una struttura tannica solida e un finale persistente.
Il riconoscimento da parte di Forbes rappresenta una tappa significativa per Ferraris Agricola e per l’intera regione del Monferrato, evidenziando l’eccellenza dei vini italiani e l’importanza di preservare e promuovere vitigni autoctoni come il Ruchè.