Nel firmamento del lusso globale, l’Italia risplende come una stella di prima grandezza. A sancirlo autorevolmente è il “Luxe Report 2025” di Virtuoso, svelato durante l’esclusiva fiera ILTM Latin America di San Paolo, appuntamento clou per il turismo d’alta gamma. L’indagine, presentata con orgoglio da Enit, dipinge un quadro inequivocabile: la nostra nazione ha saputo superare la concorrenza di destinazioni blasonate come Grecia, Francia, Giappone e Croazia, conquistando il cuore dei viaggiatori più raffinati ed esigenti.
Nella prestigiosa classifica delle città più desiderate per il turismo di lusso, Roma si erge al vertice. Un primato che, pur non sorprendendo, continua ad emozionare. La Città Eterna, con i suoi tramonti infuocati ammirati dalle terrazze panoramiche, i vicoli intrisi di storia millenaria, le boutique che incarnano l’eccellenza del Made in Italy e i palazzi che paiono affreschi viventi, surclassa metropoli del calibro di Londra e Tokyo in una competizione tra meraviglie. È il trionfo di una bellezza atemporale che continua a sedurre.
Ma il fascino italiano non si limita alle sue città d’arte. La penisola si afferma anche come la prima scelta a livello mondiale per chi sogna una luna di miele da favola. Le dolci colline accarezzate dal sole, i laghi che evocano un lusso discreto e una quiete rigenerante, le coste bagnate da acque cristalline, tutto concorre a creare un linguaggio universale dell’amore. Coppie provenienti da ogni angolo del globo eleggono l’Italia come cornice ideale per l’inizio del loro viaggio insieme, lasciandosi alle spalle persino mete esotiche come Bali, la Polinesia e le Maldive. Perché, in fondo, il romanticismo autentico è nato tra le piazze di Firenze e le calli di Venezia.
L’attrattiva non si esaurisce negli hotel a cinque stelle o nei ristoranti insigniti di prestigiose stelle. L’analisi di Enit rivela che sono oltre due milioni i viaggiatori che abbracciano lo “shopping tourism”, intraprendendo il viaggio con l’obiettivo primario di dedicarsi agli acquisti. Un trend in crescita del 7% rispetto al periodo pre-pandemico, che testimonia come la moda, il design e l’artigianato italiano continuino a essere rispettati e apprezzati in ogni angolo del pianeta. Questo settore dinamico contribuisce direttamente al PIL nazionale con una cifra stimata di 2,5 miliardi di euro, un flusso significativo alimentato in particolare dai mercati cinese e statunitense, da sempre ferventi ammiratori del lusso “made in Italy”.
Chi sono dunque coloro che eleggono l’Italia come destinazione luxury per eccellenza? Lo studio di Virtuoso non lascia dubbi: in prima linea troviamo gli Stati Uniti. Nel corso del 2024, oltre quattro milioni di americani hanno scelto il nostro Paese per le loro vacanze, generando ben 33,7 milioni di pernottamenti e una spesa che si aggira intorno ai 6,5 miliardi di euro. Un legame solido e in continua crescita: tra aprile e settembre 2025 si prevede l’arrivo di 1,65 milioni di passeggeri dagli USA, con un incremento del +10,7% rispetto all’anno precedente.
Un entusiasmo simile si registra anche in America Latina, che manifesta un crescente interesse per il lifestyle italiano. Brasile, Argentina, Messico e Cile guidano un’ondata di visitatori prevista in netto aumento nel 2025, con 334.200 passeggeri attesi, pari a un +10,6% rispetto al 2024.
A orchestrare questo successo è un’offerta turistica concepita su misura, capace di interpretare e soddisfare i desideri di un pubblico esigente: dai soggiorni esclusivi alle esperienze personalizzate, dalle degustazioni enogastronomiche nelle tenute storiche allo shopping in atelier riservati. E proprio l’enoturismo gioca un ruolo sempre più cruciale in questo scenario di eccellenza. Le cantine italiane, custodi di antiche tradizioni e produttrici di vini rinomati in tutto il mondo, si trasformano in vere e proprie destinazioni di lusso. I viaggiatori più sofisticati sono attratti dalla possibilità di immergersi nel paesaggio vitivinicolo, scoprire i segreti della produzione, degustare annate pregiate in contesti di rara bellezza e vivere esperienze sensoriali uniche, spesso abbinate a percorsi gastronomici di alto livello. L’enoturismo, dunque, non è solo degustazione, ma un’immersione nella cultura, nella storia e nel gusto autentico del territorio italiano.
Come sottolinea Ivana Jelinic, amministratrice delegata di Enit, la sfida per il Belpaese è ora quella di rispondere a questa crescente domanda internazionale, continuando a promuovere e proteggere il suo inestimabile patrimonio turistico. E lo sta facendo con lungimiranza e passione, consapevole del tesoro inestimabile che l’Italia rappresenta per il turismo di lusso a livello globale.
