La Malvasia, gemma enologica dalle radici profonde e dal cuore nomade, si appresta a vivere una nuova primavera grazie a un’innovativa sinergia istituzionale. Il Comune di Lipari, la Camera di Commercio di Messina e l’Università degli Studi di Messina hanno unito le forze per dare vita a “Malvasia senza confini”, una rete ambiziosa che mira a destagionalizzare l’offerta enoturistica delle Isole Eolie, facendo leva sul fascino di questo vitigno eclettico capace di esprimersi in vini secchi di tendenza e nei tradizionali nettari dolci che hanno reso celebre la DOC Malvasia delle Lipari.
Un viaggio a ritroso nel tempo svela l’anima cosmopolita della Malvasia. Come ha acutamente osservato Attilio Scienza, insigne esperto dell’Accademia italiana della Vite e del Vino, si tratta di “uno dei vitigni meno autoctoni in quanto nomade”. Un aneddoto affascinante ne testimonia la storica rilevanza: persino Leonardo da Vinci ricevette in dono una vigna di Malvasia a Milano come compenso per il suo capolavoro, “L’Ultima Cena”.
La ricchezza ampelografica italiana conta oggi ben 19 varietà di uve Malvasia, un patrimonio giunto prevalentemente con la colonizzazione greca e consolidatosi attraverso i fiorenti commerci tra l’Oriente, Venezia e Genova. Tuttavia, le radici della sua presenza in Sicilia affondano ancora più lontano nel tempo. Scavi archeologici a Salina hanno portato alla luce vinaccioli risalenti addirittura al XII secolo a.C., testimoniando una viticoltura insulare antecedente all’arrivo degli Ausoni.
“Malvasia senza confini” marchio che abbraccia le tre prestigiose denominazioni siciliane Malvasia, Mamertino e Faro, rappresentano strumenti strategici per intensificare l’enoturismo e, in particolare, per estendere la stagione turistica oltre i tradizionali mesi estivi. Un impulso significativo in questa direzione giunge dall’Unione Europea, che, come evidenziato da Roberta Garibaldi, esperta di enoturismo, ha incentivato numerosi consorzi ad attivare iniziative promozionali, con l’OCM vino a rappresentare un’opportunità concreta per le imprese, anche quelle di dimensioni più contenute. L’interesse degli italiani per l’enoturismo è palpabile: ben il 77% dichiara di aver vissuto almeno un’esperienza in cantina negli ultimi tre anni, riconoscendo il vino come un elemento fondamentale dell’identità nazionale.
Con questo progetto, le Eolie si preparano ad accogliere gli appassionati di enoturismo in ogni stagione, svelando la ricchezza di un patrimonio vitivinicolo unico e offrendo esperienze indimenticabili tra paesaggi mozzafiato e sapori autentici. La Malvasia, con la sua storia millenaria e la sua versatilità, si conferma ancora una volta un ambasciatore d’eccezione di un territorio che non smette mai di sorprendere.