Pitigliano è un borgo italiano in provincia di Grosseto, caratteristico per la sua posizione. Emerge infatti sulla roccia tufacea, creando uno scenario unico e pittoresco. Famoso per la tradizione legata all’olio e al vino, per l’arte e per la sua storia dalle influenze ebraiche, Pitigliano è considerato tra i più bei borghi d’Italia dall’Associazione Nazionale Comuni Italiani.
All’interno del suo patrimonio artistico, protagonista è l’architettura medievale, con chiese antiche e strade strette, che regalano ai visitatori un viaggio nel passato. Uno dei più significativi esempi di arte religiosa è rappresentato dalla Cattedrale dei Santi Pietro e Paolo, ovvero il duomo di Pitigliano, edificato nel Medioevo ma rimaneggiato durante il XVI secolo e profondamente modificato nelle epoche successive.
Un’altra influenza dominante fu quella etrusca, che ha lasciato numerosi reperti e testimonianze oggi conservate nel Museo Archeologico situato nella Fortezza Orsini. Ma la storia non si trova solo nell’architettura e nei lasciti, bensì nei prodotti tipici del borgo, molti dei quali ereditati dalla cultura ebraica. Tra i più popolari troviamo lo “sfratto dei Goym”, un dolce a forma di bastone preparato con una pasta a base di farina, zucchero, olio e vino bianco, ripiena di miele e noci. Questo dolce ricorda un editto risalente al XVII secolo, emanato dal Granduca di Toscana Cosimo II de’ Medici, con il quale si imponeva agli ebrei di lasciare le loro abitazioni a Pitigliano, Sovana e Sorano per trasferirsi esclusivamente nel Ghetto Ebraico. Da quel momento, gli uomini del Granduca furono mandati a intimidire gli ebrei, bussando alle loro porte con un bastone. Da qui deriva la forma del dolce e il nome “sfratto dei Goym”.
Un’altra eredità ebraica è rappresentata dai vini kasher, prodotti seguendo le regole della tradizione ebraica, portate avanti dall’Associazione La Piccola Gerusalemme.
Tra i piatti tipici da assaporare troviamo anche la variante del più celebre Ciaffagnone di Manciano, il Migliaccio. Questa sorta di crêpe, cotta in padella e servita con marmellata o zucchero, presenta un impasto molto più leggero, poiché privo di uova.
Tra i prodotti locali, inoltre, troviamo vini di rilevanza internazionale, realizzati nelle campagne dell’Area del Tufo e della bassa Maremma Toscana. Il più famoso è sicuramente il Bianco di Pitigliano DOC, un vino bianco secco e aromatico. Si passa poi ai rossi, come il Rosso Toscano IGT e il Rosso di Sovana DOC. Questi prodotti, considerati tra i migliori della tradizione vinicola del territorio, possono essere degustati nelle cantine locali, che offrono varie esperienze di assaggio.
Il principale punto di riferimento per la produzione e la vendita del Bianco di Pitigliano e del Rosso di Sovana è la Cantina Sociale di Pitigliano, che conta oltre 200 soci e vanta una storia di oltre 50 anni. Questa cooperativa non si occupa solo della produzione di vino, ma dal 2009 ha ampliato la propria attività adibendo a frantoio alcuni locali interni inutilizzati. Oggi la Cantina è una realtà affermata che propone un prelibato olio, ottenuto dalle olive conferite dai soci e molite nella stessa giornata.
Le tipologie di olio prodotte sono IGP, Extravergine, Biologico e Kasher, caratterizzate dal loro gusto intenso e fruttato, da cui emerge una fragranza forte e decisa. Dal colore verde dorato, queste quattro classificazioni vengono coltivate nei 450-500 ettari di superficie dei soci, che generano annualmente una produzione di 1,7 milioni di bottiglie. Un olio di ottima qualità che, oltre ad essere amato dagli italiani, è altrettanto apprezzato all’estero. È infatti molto richiesto dal mercato europeo, in particolar modo da quello tedesco, olandese, francese e spagnolo.
Pitigliano, con la sua bellezza naturale, le tradizioni culinarie e il suo patrimonio artistico, è chiaramente la meta ideale per chi è alla ricerca di un’autentica esperienza immersiva in Toscana, all’insegna di gustosi itinerari tra degustazioni di vino e olio, e interessanti testimonianze culturali.