La Xylella continua a rappresentare una minaccia crescente per l’agricoltura pugliese, estendendo il suo raggio d’azione oltre gli uliveti e colpendo ora anche vigneti e mandorleti. Nel corso del 2024, l’Osservatorio Fitosanitario regionale ha identificato 339 nuove piante infette, di cui 212 mandorli, 119 viti e vari ciliegi.
La diffusione della sottospecie fastidiosa del batterio, nota per causare la malattia di Pierce nella vite, ha portato le autorità a implementare misure drastiche per contenere l’epidemia. Un recente atto dirigenziale dell’Osservatorio Fitosanitario regionale prevede l’eradicazione delle piante infette e di quelle sane nel raggio di 400 metri dai focolai individuati. Questo provvedimento interessa i comuni di Bari, Triggiano, Noicattaro e Capurso, e coinvolge l’Agenzia Regionale per le Attività Irrigue e Forestali (ARIF) nelle operazioni di estirpazione.
L’analisi dettagliata dei dati ha rivelato che il 98% delle piante infette sono mandorli e viti, con una prevalenza dei primi. Le viti colpite sono state spesso trovate ai margini dei vigneti e in prossimità di mandorli infetti, suggerendo una possibile trasmissione interspecifica del batterio. È interessante notare che i mandorli infetti sono generalmente piante vecchie di oltre 50 anni e in condizioni agronomiche non ottimali, mentre nei nuovi impianti di mandorlo di circa 4-5 anni non sono state rilevate infezioni.
Per arginare la diffusione della Xylella, le autorità raccomandano l’eliminazione delle piante di mandorlo infette nelle vicinanze dei vigneti, al fine di ridurre il rischio di trasmissione alla vite. Inoltre, si suggerisce l’estirpazione volontaria delle superfici vitate entro un raggio di 400 metri dai focolai, misura che potrebbe contribuire significativamente al contenimento dell’epidemia. I proprietari delle piante rimosse potranno accedere a indennizzi economici, a condizione che i vigneti rispettino le normative vigenti, che le varietà coltivate siano dichiarate e verificate tramite analisi molecolari, e che le coltivazioni non risultino in stato di abbandono.
La situazione è resa ancora più complessa dalla presenza di diverse sottospecie di Xylella fastidiosa nel territorio pugliese. Oltre alla sottospecie pauca, responsabile del disseccamento rapido dell’olivo, sono state individuate le sottospecie fastidiosa e multiplex, quest’ultima rilevata in mandorli nell’area di Santeramo in Colle. Questa diversificazione del patogeno complica ulteriormente le strategie di contenimento e richiede un approccio integrato e tempestivo.
L’ombra della Xylella si allunga nuovamente sulla Puglia, minacciando non solo il patrimonio arboreo regionale, ma anche l’intero comparto agricolo. È fondamentale che le misure di prevenzione e contenimento vengano attuate con rigore e celerità, coinvolgendo attivamente agricoltori, istituzioni e comunità locali nella lotta contro questo insidioso batterio.