Si è conclusa la 41ª edizione della Borsa Internazionale del Turismo (BIT) di Milano, presso la Fiera Milano Rho. L’evento ha registrato una partecipazione significativa, con oltre 1.500 espositori provenienti da 60 Paesi, confermando la sua posizione di rilievo nel panorama turistico internazionale.
In termini di accesso, la giornata di domenica 9 febbraio è stata aperta al pubblico, mentre lunedì 10 e martedì 11 febbraio l’ingresso è stato riservato agli operatori del settore.
Bit ha confermato il suo ruolo di punto di riferimento per il settore, con una particolare attenzione all’enogastronomia, un elemento sempre più centrale nell’offerta turistica globale.
Sono emersi numerosi esempi di come le regioni italiane stiano integrando l’enogastronomia nelle proprie offerte turistiche. Dalla Toscana, con le sue eccellenze vinicole come il Chianti, all’Emilia-Romagna, famosa per i suoi salumi e formaggi, fino alle Langhe, dove Barolo e vini sono protagonisti indiscussi della cucina locale.
L’Italia, secondo quanto emerso durante la fiera, è percepita come una destinazione privilegiata per il turismo enogastronomico. Le richieste di esperienze personalizzate e sostenibili sono in forte aumento, e questo trend si riflette in un crescente interesse per il turismo rurale, che coinvolge i viaggiatori in attività di raccolta, vendemmia, e cucina tradizionale. Gli operatori hanno risposto prontamente a questa richiesta, lanciando pacchetti turistici innovativi e esperienze immersive, che vanno oltre la semplice visita a un vigneto o una cantina.
Nuove Tendenze del Turismo Enogastronomico
Tra le principali tendenze emergenti nel settore enogastronomico, a BIT Milano 2025 sono stati ampiamente discussi i prodotti a km 0, con un focus sull’importanza di garantire la freschezza e la tracciabilità degli ingredienti.
Un altro trend interessante riguarda l’enoturismo, con numerosi produttori che hanno introdotto nuovi format di visita e degustazione nelle proprie cantine. Non solo visite guidate, ma vere e proprie esperienze che permettono ai turisti di entrare in contatto diretto con il processo produttivo del vino e di scoprire la cultura che lo circonda. La digitalizzazione ha anche avuto un ruolo fondamentale in questa edizione, con diverse aziende che hanno presentato piattaforme online per prenotare tour enogastronomici, degustazioni e laboratori di cucina, rendendo l’esperienza più accessibile a un pubblico sempre più vasto ed internazionale.
Uno degli aspetti che ha suscitato particolare interesse durante la tre giorni è stata la crescente attenzione alla sostenibilità in ogni fase del processo, dalla produzione al consumo. Le richieste di vini biologici, naturali e biodinamici sono in crescita, e ciò dimostra un crescente interesse per la sostenibilità anche nelle scelte enogastronomiche. Le aziende vinicole, così come i ristoratori e i produttori locali, stanno cercando di ridurre l’impatto ambientale delle loro attività, promuovendo pratiche agricole e culinarie che rispettano il territorio e le risorse naturali. Molti degli operatori presenti a Milano hanno evidenziato come la sostenibilità sia diventata un requisito fondamentale per attrarre i turisti di oggi, sempre più orientati verso scelte responsabili e consapevoli.