Il 2024 si sta rivelando un anno eccezionale per l’olio extravergine d’oliva toscano. Secondo i dati più recenti, la produzione ha registrato un incremento significativo, con una stima che parla addirittura di un raddoppio rispetto alla campagna precedente. Un risultato che segna una vera e propria inversione di tendenza dopo alcune annate difficili, condizionate da eventi climatici estremi e attacchi parassitari.
La Toscana, con i suoi 87mila ettari di superficie olivetata e una rete capillare di oltre 400 frantoi attivi, conferma il proprio ruolo di eccellenza nel panorama olivicolo nazionale. Le condizioni climatiche più favorevoli dell’ultima stagione, unite a pratiche agricole sempre più attente alla sostenibilità e all’innovazione, hanno permesso di ottenere un olio di alta qualità, con rese superiori alla media degli ultimi anni.
“È stato un anno particolarmente positivo sia per la quantità che per la qualità,” afferma un portavoce di una delle principali associazioni di produttori toscani. “Il lavoro di selezione varietale, la cura agronomica e il tempestivo intervento nei frantoi hanno fatto la differenza.”
Nonostante la crescita, il settore guarda al futuro con cautela. La variabilità climatica resta un fattore critico, e i produttori sono sempre più orientati verso modelli di coltivazione resilienti e innovazioni tecnologiche in grado di preservare la tipicità del prodotto e tutelare il territorio.
Il 2024 rappresenta dunque una svolta, ma anche una conferma della vitalità dell’olivicoltura toscana, che continua a coniugare tradizione e modernità, qualità e sostenibilità. Un patrimonio da valorizzare e proteggere, simbolo del made in Italy nel mondo.