Parte da una solida fetta di utenti e consumatori francesi il bisogno di regolarizzare e comprendere il ruolo degli influencers nel panorama economico e legale nazionale, un ambito ancora nebuloso e che, per questo motivo ha permesso ai content creators di tutto il mondo di agire indisturbati, talvolta non con le migliori intenzioni.
Il governo francese ha promesso di delineare una possibile proposta di legge, che verrà ufficialmente presentata : l’obbiettivo è riconoscere legalmente e tecnicamente la pratica in quanto professione in regola con le norme francesi, che per ora non contemplano il lavoro di influencer come tale.
Questa necessità di chiarezza deriva principalmente da una diffusa mancanza di trasparenza tra gli influencers di tutto il mondo e, in generale, da una sostanziale assenza di controllo sulle dinamiche personali ed economiche che le grandi aziende hanno intessuto con alcuni content creators: una zona grigia e confusa, che causa sempre più dubbi nei consumatori.
La fiducia nei confronti degli influencers è infatti ai minimi storici, dopo un’era di rispetto indiscusso che ha caratterizzato gli anni tra il 2010 e il 2018, e secondo i dati raccolti da un’agenzia governativa francese in merito alle attività di 60 influencer, questa mancanza di fiducia non è assolutamente infondata: la maggioranza dei content creators che hanno partecipato alla ricerca, infatti, ha commesso violazioni di vario tipo, come non specificare di aver ricevuto soldi per una campagna, o dando informazioni fuorvianti su un prodotto.