Secondo l’analisi della società di ricerca The Insight Partner “Sparkling Wine Market to 2028 – Global Analysis and Forecast – by Type, Packaging Type, Distribution Channel, and Geography”, il mercato delle bollicine, che oggi vale 42,6 miliardi di dollari, nel 2028 raggiungerà un valore di 55,8 miliardi di dollari, con una crescita media annua del +4,3%.
Inoltre, lo studio sottolinea come, nel 2020, sia stata ancora l’Europa a detenere la quota maggiore del mercato degli spumanti: Germania, Francia, Italia, Regno Unito e Russia sono tra i protagonisti della crescita del mercato nel Vecchio Continente, dove, culturalmente, qualunque celebrazione è accompagnata da una bottiglia di Champagne o altro spumante.
Ma da cosa è dettata la crescita dei consumi di sparkling wine? In primo luogo, i rapidi cambiamenti socioeconomici e l’urbanizzazione frenetica, che stanno rafforzando la domanda in tutto il mondo.
Con la crescita del potere d’acquisto, i consumatori virano su prodotti di livello e qualità sempre maggiori. Inoltre, i cambiamenti nello stile di vita trasformano le loro abitudini alimentari e le loro preferenze alimentari, ecco perché la domanda di bollicine in occasione di feste, matrimoni e incontri sociali è in aumento. Un altro fattore da non sottovalutare sono i social media e Internet che hanno avuto un impatto significativo su tutte le generazioni, mentre la ripresa delle feste e degli eventi sociali porterà consumi sempre più elevati di spumante a livello globale.
In termini di tipologie, le bollicine bianche hanno detenuto la quota maggiore del mercato nel 2020, grazie alla premiumizzazione dei prodotti e all’innovazione nei sapori. Tuttavia, il segmento dei rosati ha assistito a una crescita notevole della domanda negli ultimi anni, ed è destinato a registrare la crescita più alta.