Il cioccolato è la base di molti piatti tradizionali tipici italiani, e gli stessi consumatori del Paese ne vanno ghiotti, tanto che per questi risulta essere una vera coccola per il palato, ridefinito comfort food durante il periodo della pandemia.
Difficile pensare il mondo senza Nutella, senza colombe al cioccolato o senza uovo di Pasqua ma ognuno di noi ha i propri gusti e considerando la varietà di tipologie di cioccolate presenti sul mercato, c’è veramente da sbizzarrirsi. In occasione della Giornata Mondiale del Cioccolato, celebrata ieri 7 luglio, la tendenza emersa è che la maggior parte degli italiani preferisce il cioccolato al latte rispetto a quello fondente che rimane invece un must-have per gli addetti ai lavori del settore, come per la gelateria e cioccolateria Matteo Cutolo.
Il mercato conferma questa tendenza. Infatti, secondo i dati dell’Unione Italiana Food la produzione 2021 del cioccolato e di articoli con base di cacao ha toccato valori di 377.858 tonnellate con un valore in crescita del 6,8% sul 2020, pari a 5,130,5 milioni di euro.
I cioccolatini, nonostante gli scarsi risultati del 2020, hanno generato un +17,7% in volume e un progresso di valore del +17,6%, per un fatturato di 2.748,3 milioni di euro con 165.146 tonnellate. Le uova di Pasqua invece vanno in perdita con un -11,3% di volume e un conseguente 13,9% in valore.
“È un ottimo risultato in generale e la crescita è diffusa su tutti i segmenti su cui spicca- spiega Mario Piccialuti, direttore generale di Unione Italiana Food – l’andamento dei cioccolatini con ogni tipo di confezione, sia in sacchetti, astucci e cofanetti. La flessione delle uova di Pasqua è invece dovuta al fatto che lo scorso anno ancora le riunioni in famiglia e la socialità erano molto limitate dal Covid e quindi molti hanno dovuto rinunciare a portare in dono a parenti e amici il classico uovo di Pasqua come di consuetudine”.