Il settore wine ogni anno è alla ricerca di nuove location per l’affinamento delle migliori etichette di vino e, probabilmente a causa del surriscaldamento globale e delle altissime temperature che stanno complendo tutto il mondo, gli esperi puntano in molti casi all’ambiente sottomarino.
E’ il caso della start-up Orygini che, in collaborazione con l’Università degli studi di Catania, sta conducendo una ricerca sull’evolversi dell’affinamento sott’acqua del vino dell’Etna, con la supervisione di due grandi pionieri: l’azienda Benanti e Passopisciaro.
E’ la prima volta che i vini etnei raggiungono la profondità di 50 metri tra i fondali della zona protetta dell’Isola dei Ciclopi, sotto il comune di Aci Castello. Verranno immerse 2000 bottiglie di Etna Doc Rosso ed Etna Doc Bianco delle due aziende vitivinicole partecipanti allo studio di ricerca, ma non solo. Protagonista saranno circa 200 bottiglie di gin prodotto nella medesima zona.
Si tratta del primo studio al mondo su come evolvono nel tempo i vini sott’acqua – hanno spiegato i fondatori di Orygini – la mappatura completa permetterà di capire in che maniera la pressione, il buio totale, l’assenza di suoni, la temperatura costante, l’assenza di rumore cambiano il vino. Saranno monitorati 14 diversi parametri tra vini rossi e bianchi. Per ognuno di essi si analizzerà la variazione nel tempo dei vini immersi e delle bottiglie gemelle in affinamento tradizionale. In questo modo si otterrà uno studio scientifico, che metterà in evidenza gli effetti specifici delle profondità marine sul vino”.
La start-up Orygin sta contando sul finanziamento dei giovani Giuseppe Leone, Riccardo Peligra e Luca Catania, che puntano a scoprire qualche tecnica innovativa di affinamento sottomarino, prelevando di mese in mese diversi campioni per l’analisi chimica e pre e post immersione.