Il 2021 è stato un anno record per i fine wines. A testimoniarlo gli indici più importanti del Liv-Ex, il “termometro” mondiale del mercato secondario. Il settore è cresciuto del 23,1% in 12 mesi (per l’Italia ne hanno fatto parte, il Barolo 2014 di Bartolo Mascarello, il Barolo Villero 2013 di Brovia, il Barolo Sperss 2013 di Gaja, il Barolo Monfortino Riserva 2010 di Giacomo Conterno, il Masseto 2014 e 2015 e l’Ornellaia 2013 e 2015 del gruppo Frescobaldi, il Sassicaia 2014, 2015 e 2016 della Tenuta San Guido, il Solaia 2015 ed il Tignanello 2015 e 2016 della Marchesi Antinori, con il Tignanello 2015).
In questa particolare selezione, il vino che si è rivalutato di più è il 100% Sangiovese Toscana Igt 2008 di Soldera Case Basse, la cui quotazione è cresciuta del 50,5%, davanti al Tignanello di Antinori, che ha fatto +49,5% con l’annata 2019 e, come detto, 47,5% con la 2015, e al Masseto 2010, a +40,7%. Davanti, ancora, ad altre quattro annate di Tignanello, la 2011, la 2012, la 2014 e la 2016, con quotazioni cresciute tra il +38%,2 ed il
Nel Liv-Ex 100 ci saranno 4 nuove etichette italiane: il Barbaresco 2018 di Gaja, il Barolo Monvigliero 2016 di Comm. G. B. Burlotto, il Brunello di Montalcino 2016 di Poggio di Sotto, ed il 100% Toscana Igt Soldera Case Basse 2016. Mentre, nell’Italia 100, il Barolo di Bartolo Mascarello ed il Barolo Cascina Francia di Giacomo Conterno prenderanno il posto dello Sperss e del Sorì San Lorenzo di Gaja, e per i grandi Supertuscan (Tignanello, Sassicaia, Masseto, Solaia e Ornellaia), uscirà l’annata 2008, per fare spazio alla 2018.