Cinque itinerari enogastronomici per scoprire l’anima più autentica delle Marche, unendo le zone rurali dall’Ascolano al Pesarese e attraversando le aree interne di tutte le province della regione. Un viaggio tra sapori e tradizioni che ha l’obiettivo di valorizzare l’identità territoriale, promuovere le eccellenze delle aziende locali, migliorare la qualità dell’accoglienza turistica e incentivare la destagionalizzazione dei flussi di visitatori.
Sono questi i principi cardine del progetto regionale “Sapori delle Marche Rurali”, un’iniziativa che punta a creare una rete solida tra istituzioni, imprese agricole, vitivinicole e olivicole, ristoratori, strutture ricettive, artigiani del gusto, consorzi di tutela e guide turistiche specializzate. Un’iniziativa ambiziosa che vuole trasformare il turismo enogastronomico in un volano per l’economia locale, rafforzando il legame tra territorio e prodotti tipici.
Di questa importante progettualità si è discusso recentemente durante un incontro ospitato nella sala consiliare del Comune di Caldarola, in provincia di Macerata. L’evento ha visto la partecipazione di amministratori locali, imprenditori e rappresentanti del settore turistico e agroalimentare, tutti concordi sulla necessità di fare rete per potenziare l’attrattività del territorio. “Crediamo fortemente che la cooperazione tra operatori sia un elemento essenziale per far crescere il turismo”, ha dichiarato il sindaco di Caldarola, Giuseppe Fabbroni.
Il progetto è stato illustrato da Andrea Marsili, product manager dei Gruppi di Azione Locale (GAL) Sibilla, Piceno e Fermano, con il GAL Montefeltro Leader come capofila e il supporto dei GAL Flaminia Cesano e Colli Esini San Vicino. Le imprese interessate possono aderire sottoscrivendo il Protocollo d’Intesa, che porterà alla nascita di cinque percorsi tematici, ciascuno dedicato a un prodotto d’eccellenza delle Marche: vino, birra artigianale, tartufo, miele e olio extravergine di oliva.
“Questo progetto è una grande opportunità per le imprese del nostro territorio, che hanno compreso l’importanza di sviluppare il turismo attraverso un approccio integrato”, ha sottolineato Luca Giustozzi, presidente regionale di Federalberghi. “Per far decollare l’accoglienza, è necessario intervenire su più fronti: dalla qualità delle strutture all’efficienza delle infrastrutture, fino alla promozione e alla corretta informazione”.
Un’iniziativa, dunque, che non si limita alla semplice valorizzazione dei prodotti tipici, ma che mira a costruire un sistema turistico innovativo e sostenibile, capace di attrarre viaggiatori in ogni periodo dell’anno e di offrire loro esperienze autentiche a stretto contatto con le bellezze naturalistiche e culturali delle Marche.