Negli ultimi vent’anni, le 18 aziende aderenti all’Istituto Grandi Marchi (IGM) hanno vissuto un’espansione eccezionale, raddoppiando il loro fatturato fino a raggiungere un valore complessivo di 660 milioni di euro. Più della metà di questo giro d’affari – circa il 55% – deriva dalle esportazioni, confermando il prestigio e la competitività dei vini italiani di alta gamma sui mercati globali.
Questi dati emergono da una ricerca condotta da Nomisma-Wine Monitor per conto dell’Istituto Grandi Marchi, che ha analizzato l’andamento del settore vinicolo di fascia premium e la sua rilevanza nell’economia italiana.
Il Ruolo dei Vini di Prestigio nell’Immagine del Made in Italy
Il presidente dell’Istituto Grandi Marchi, Piero Mastroberardino, ha sottolineato come i vini di pregio rappresentino un elemento fondamentale nel consolidare l’immagine del lifestyle italiano nel mondo. “L’identità del vino italiano di alta qualità si fonda su valori di storicità, tradizione familiare e coerenza produttiva, aspetti che rafforzano il legame tra questi brand e il territorio da cui provengono,” ha dichiarato Mastroberardino.
Questa forte identità ha permesso alle aziende del settore di guadagnare sempre più spazio sui mercati esteri, con una crescita esponenziale in particolare nelle aree extraeuropee.
Asia e Stati Uniti Trainano la Crescita delle Esportazioni
Secondo lo studio, il 70% del fatturato estero delle aziende IGM proviene da Paesi al di fuori dell’Unione Europea, con un’impennata particolarmente significativa nei mercati asiatici. Negli ultimi vent’anni, la domanda di vini italiani in questa regione è aumentata di oltre il 130%, testimoniando un interesse crescente per i prodotti enologici di alta gamma provenienti dall’Italia.
Anche gli Stati Uniti si confermano il principale mercato di riferimento per il settore, nonostante le difficoltà economiche legate all’inflazione e all’aumento dei tassi d’interesse. I dati relativi al periodo gennaio-novembre 2024 indicano un incremento del 5% in valore per le importazioni di vini fermi imbottigliati dall’Italia e un eccezionale +10% per gli spumanti, in controtendenza rispetto alla lieve flessione registrata dalle importazioni vinicole complessive.
Un Futuro all’Insegna dell’Eccellenza
Questi risultati dimostrano come il settore vinicolo italiano di alta gamma continui a crescere, rafforzando la sua presenza internazionale grazie alla qualità, alla tradizione e alla capacità di innovare mantenendo un forte legame con il territorio. Con prospettive sempre più favorevoli nei mercati globali, le aziende dell’Istituto Grandi Marchi si confermano ambasciatrici dell’eccellenza enologica italiana nel mondo.