Non solo sono state rilasciate due pregiate bottiglie, il Brunello 2015 e il Rosso di Montalcino 2017, ma del primo per la prima volta Biondi-Santi presenta sul mercato anche il formato magnum.
L’uscita dalla cantina di nuova annata del Brunello di Montalcino Biondi-Santi Tenuta Greppo che sia una riserva o meno è sempre accolta con grande entusiasmo e clamore dai winelover di tutto il mondo. E grande attesa c’era anche per l’annata 2015, tra le migliori dell’ultimo ventennio. Inoltre quest’ultima bottiglia conferma positivamente la nuova direzione intrapresa dalla cantina nella ricerca di vini più contemporanei, freschi, con un frutto verticale e tannini fini. Risultato anche di un sempre più meticoloso studio sui suoli dei vigneti di proprietà. E alla ricerca della qualità nella storica maison di Montalcino oggi si affianca anche la sfida del formato delle bottiglie. Si è cominciato, appunto con la magnum, ma è previsto che seguano per i Brunello anche altri grandi formati.
Il vino invecchiato 36 mesi in botti di rovere di Slavonia ha subito anche un lungo affinamento in bottiglia. Per mestiere la critica enoica deve testare le bottiglia quando sono ancora giovani, ma il suggerimento è di acquistare il Brunello e dimenticarselo per un bel po’ in cantina e aspettare magari un giorno memorabile per stapparlo.
L’altra grande novità di Biondi-Santi è il rilascio del Rosso di Montalcino DOC Tenuta Greppo 2017. Non date retta a coloro che snobbano il fratello minore del Brunello. Questo Sangiovese Grosso in purezza può esprimersi ad altissimi livelli, se chi lo produce, come in questo caso, gli dedica ogni attenzione dalla vite all’affinamento. L’annata è stata molto calda, pertanto c’è stato un notevole calo della produzione dal 7 al 10%, eppure nel calice ritroviamo un vino con una personalità unica, un vino difficile da scordare dopo la sua prima bevuta. L’elegante biglietto da visita di un territorio che tutto il mondo ci invidia
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