Si è svolta nei giorni scorsi alla Farnesina la prima riunione del CIMIM – Comitato per il Made in Italy nel Mondo, organismo istituito dal Governo lo scorso novembre, co-presieduto dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, e con la partecipazione dei Ministeri dell’Economia e delle Finanze; dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare e delle Foreste e del Turismo.
Ad aprire i lavori il Ministro degli Esteri, Antonio Tajani, che ha sottolineato il valore di questa innovazione voluta dal Governo per consolidare la governance delle attività di sostegno all’internazionalizzazione delle imprese del nostro Paese e ponendo l’accento sull’importanza di una concertazione rafforzata tra le Istituzioni coinvolte. “Con l’Istituzione del CIMIM, abbiamo voluto potenziare l’attività di raccordo in tutte le varie fasi di cui tale attività si compone – ha dichiarato il Ministro – E ciò a partire dalla definizione degli indirizzi strategici che guideranno la nostra azione. Intendiamo portare all’approvazione della Cabina una strategia che guardi innanzitutto al nostro vicinato, con un’attenzione particolare ai Balcani insieme al Mediterraneo e all’Africa, per poi allargare lo sguardo verso mercati ricchi di opportunità per le nostre imprese, come ad esempio l’America Latina”.
Dal canto suo il Ministro del Turismo, Daniela Santanchè, ritiene che “Il turismo, in particolare, può e dev’essere la principale chiave d’accesso alla promozione del Made in Italy. Tant’è vero che spesso e volentieri i visitatori di tutto il mondo scelgono la nostra Nazione proprio in virtù dei prodotti tipici e delle eccellenze che contraddistinguono il nostro territorio – dall’enogastronomia alla moda, per citare due esempi. I turisti vogliono scoprire dove e come nasce il Made in Italy, quali sono le radici che lo rendono assolutamente unico e che nessuna imitazione potrà mai sostituire. L’idea è quindi, in un’ottica sinergica, quella di importare nel settore del turismo la strategia comunicativa vincente con la quale altri comparti, come l’automotive e il fashion, hanno saputo promuovere e vendere molto bene il marchio del Made in Italy.”
Soddisfatto anche il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, per il quale “questo Comitato, e non a caso, è uno dei primi atti di questo governo: dimostra lo spirito unitario delle forze che compongono questo esecutivo, una coesione che è elemento di novità e che permette di trovare rapidamente una sintesi anche sulla promozione del Made in Italy nel mondo. L’Italia deve far Sistema per governare i nuovi processi di globalizzazione”. Secondo il Ministro dell’agricoltura, Francesco Lollobrigida, il suo dicastero “ha l’onore di sostenere e valorizzare l’agroalimentare italiano nella nostra Nazione e nel mondo, tutelandolo contro il fenomeno dell’italian sounding, di promuovere la commercializzazione dei nostri prodotti e di trasmettere la nostra capacità di trasformare gli alimenti in opere d’arte. Ritengo che sia necessario che ogni Ministero indirizzi per quanto di competenza le strategie promozionali utilizzando la Cabina di Regia e ogni organismo collegato ai suoi componenti”.