Il rapporto tra cibo, social media e comunicazione è essenziale e ci racconta molto di come l’alimentazione venga percepita in egual misura dalla stampa e dal pubblico.
Per questo motivo l’Università Bicocca propone un’analisi qualitativa basata sui dati raccolti da L’Eco della Stampa e Istituto Piepoli al VII Festival del Giornalismo Alimentare di Torino.
“Il cibo nei media assume un ruolo centrale nel dibattito socio-economico recuperando la sua dimensione di oggetto come bene strategico a valenza geopolitica, liberandosi della dimensione edonistica legata alla qualità, al piacere e al costume“, spiega la dottoressa Laura Prosperi, docente dell’Università Bicocca di Milano, Coordinatrice del Master Cibo e Società: innovare pratiche, politiche e mercati alimentari.
Il report realizzato per l’occasione si concentra sull’informazione alimentare, evidenziando la relazione tra stampa e alimentazione non solo dal punto di vista della salute e del costume, ma anche dal punto di vista economico, legato al tema della guerra e al caporalato.
Analizzati nel dettaglio, ad esempio, la coltura e il commercio di cereali in Ucraina, ovviamente influenzati dal conflitto, ma anche gli effetti del caporalato in tutto il territorio italiano, le conseguenze dell’abuso di alcol e la diffusione dell’obesità.
La collaborazione tra L’Eco della Stampa, Istituto Piepoli e l’Università Bicocca ha permesso di fornire una base di dati quantitativi alla ricerca grazie allo studio di 5.000 testate nazionali, oltre 20.000 siti web in lingua italiana e oltre 150 canali ed emittenti nazionali, necessarie per un approfondita valutazione socio economica e politica dei dati rispetto ai trend attuali.