“Vini in igloo” torna protagonista dello scenario vitivinicolo per con un’asta indetta dal Consorzio vini di Valle Camonica, Cantina Bignotti e “Unimont-Università della Montagna” che finanzieranno un’intera borsa di studio di un giovane ricercatore per lo sviluppo e la tutela dell’enogastronomia italiana.
Il progetto è stato introdotto a febbraio 2022 con l’intento di capire che effetto possa generare l’affinamento dei vini in un igloo a 2000 metri di quota. Con lo scioglimento del ghiaccio, è possibile effettuare il confronto con le bottiglie che invece hanno seguito il classico processo di affinamento a fondo valle.
La vendita si terrà a Ponte di Legno dalle 14,30 in poi il 9 luglio, più precisamente al Corno d’Aola, nei dintorni del rifugio Petit Pierre, facilmente raggiungibile tramite la seggiovia o con gli impianti Corno d’Aola e Valbione. Nel corso di tutta l’asta, sarà possibile assaggiare i vini affinati in cantina con la supervisione del sommelier Roberto Spadaccini accompagnato da una speciale sorpresa: la voce di Kelly Joyce e i suoi musicisti, che hanno creato il progetto DeCanto, riecheggerà ad ogni sorso di vino.
Per un evento così unico, i posti non potevano che essere limitati. “Dalle prime indagini effettuate sembrerebbe che i campioni di vino bianco conservati in igloo abbiano un quantitativo di acidi organici superiore rispetto a quelli conservati in cantina. Si tratta di elementi responsabili dell’aroma e del sapore del vino. Possiamo quindi aspettarci un sapore differente tra i due” ha spiegato il tecnologo alimentare di Unimont Davide Pedrali.
Diverso per il discorso dei vini rossi che, per quelli conservati negli igloo, è presente un contenuto di acidi organici inferiore. Per i valori di acidità, il pH e il grado alcolico tra vini maturati in igloo ed in cantina invece non sono state riscontrate differenze.