Il vino si conferma come un prodotto strategico per l’economia italiana: se ne registra, infatti, un sensibile incremento dei consumatori tra i giovani, particolarmente colti in ambito di italianità e rispetto del prodotto.
Ciò è quanto emerge dal Rapporto Enpaia-Censis sul mondo agricolo “Responsabile e di qualità: il rapporto dei giovani col vino”, presentato al Centro Congressi del Vinitaly a Verona.
Il 79,9% dei giovani con età compresa tra 18 e 34 anni afferma che nel rapporto con il vino vale la logica: meglio meno, ma di qualità; inoltre, il 70,4% di giovani dichiara “Mi piace bere vino, ma senza eccessi”, dimostrando un apprezzamento sincero e consapevole del vino in quanto prodotto di valore, da consumare e ricercare.
“Il vino si conferma un driver importante per l’economia del nostro Paese, dove sono presenti circa 600 vitigni e oltre 1500 tipologie di vino” afferma Giorgio Piazza, presidente della Fondazione Enpaia. “La biodiversità, inoltre, rappresenta un elemento di grande rilievo. Quello vitivinicolo è un settore di assoluto prestigio, molto valorizzato soprattutto dai giovani, che nelle loro scelte di consumo mostrano particolare considerazione verso il vino biologico e di qualità. I giovani bevono vino in maniera moderata e responsabile, aprendosi così alla convivialità e alla socialità”.