Numeri di successo per il 2021 delle 9 Doc e 4 Docg piemontesi tutelate dal Consorzio di Tutela Barbera d’Asti e Vini del Monferrato. Il Nizza ha fatto segnare +13%, con oltre 700 mila bottiglie; +5,6% per la Barbera d’Asti Superiore che supera il traguardo dei 5 milioni di bottiglie. Mentre il Ruché è riuscito ad abbattere il muro del milione di bottiglie.
E sempre più investitori sono attratti dalle opportunità offerte da questo territorio: 11 mila e 500 ettari in cui lavorano migliaia di vignaioli di centinaia di aziende, per una produzione complessiva di 65 milioni di bottiglie. Un giro d’affari stimato intorno ai 400 milioni di euro, con un quarto dell’export di vino piemontese tutelato dal Consorzio.
“È stato ovviamente un anno difficile, come per tutti, ma i vari indicatori ci dicono che non solo abbiamo tenuto le posizioni alla grande, ma il nostro Consorzio cresce in termini numerici e, soprattutto, qualitativi – afferma Mobrici, Presidente del Consorzio -: questo significa che non solo paga la professionalità, ma la capacità che i nostri produttori hanno avuto di investire sul territorio”.