Perrier-Jouët, la storica Maison di Champagne fondata nel 1811 da Rose-Adélaïde Jouët e Pierre-Nicolas Perrier è conosciuta in tutto il mondo per i suoi vini floreali. Ciò che rende speciale la storia della maison non è soltanto la cura con cui dall’Ottocento la Maison produce i suoi vini, ma anche il rapporto con l’arte.
Non a caso risale al 1902 la realizzazione, da parte del pioniere dell’Art Nouveau Emile Gallé, della Cuvée de prestige Perrier-Jouët Belle Époque, diventato emblema della Maison.
La relazione tra Perrier-Jouët e l’arte prosegue fino a oggi, con importanti commissioni ad artisti contemporanei invitati a interpretare secondo i propri stili, linguaggi e sensibilità i temi cari alla Maison.
La Belle Époque che nasce come Blancs de Blancs si è trasformata nel tempo in un assemblaggio dei vitigni champenois: 50% di Chardonnay, 45% di Pinot Noir e 5% di Meunier. Lo Chardonnay proviene dai villaggi Grand Cru della Côte des Blancs (principalmente Cramant, Avize e Choully) e dona quella eleganza che viene controbilanciata dalla struttura del Pinot Noir di Mailly, Verzy e Ay. Il Meunier arriva da Dizy, villaggio classificato al 4 posto nella scala dei Cru, le cui vigne sono esposte a sud e regalano uve eccelse.
L’affinamento sui lieviti si protrae per 7/8 anni, il remuage è manuale e dopo il dégorgement viene applicato un dosaggio di circa 9 g/l.
La Belle Epoque è declinata anche in Belle Epoque Rosé (del 1976) e Belle Epoque Blanc de Blancs, elaborata solo con lo Chardonnay di due parcelle mitiche di Cramant: Bourons Leroy e Bourons du Midi.