Campari Group ha annunciato in questi giorni il lancio di una nuova divisione dedicata agli alcolici di lusso. Battezzata “Rare” servirà al gruppo, cui appartengono gli storici brand Aperol e Campari, per affermarsi a livello globale come punto di riferimento nel segmento degli spirit luxury. L’obiettivo sarà quindi di accrescere la propria offerta di prodotti di alta e altissima fascia sviluppando un nuovo approccio al brand building e attuando nuove strategie commerciali.
I mercati a cui inizialmente la nuova divisione si riferirà sono Stati Uniti, Australia e alcuni paesi dell’Europa. Di grande importanza sarà anche lo sviluppo dell’e-commerce, fondamentale per un’immediatezza di contatto con l’offerta del gruppo. Nel dettaglio, Rare si focalizzerà su tre segmenti di prodotto: Opulent, il più prestigioso, guarderà alla fascia più alta di mercato, Boutique, dedicata ai veri intenditori, offrirà soprattutto prodotti di nicchia, ed infine Signature sarà il riferimento per chi ricerca un’offerta super premium di base.
Un percorso che Campari intraprende oggi, forte di un primo trimestre tutto in positivo. Il gruppo ha infatti segnato una crescita dei ricavi del 12,1% rispetto al 2019 (pre-Covid) chiudendo il primo quarter a 397,9 milioni di euro, con un utile ante imposte di 64,8 milioni di euro, contro i 30,6 milioni del 2020. “Abbiamo registrato un inizio d’anno molto sostenuto e soddisfacente, con i nostri brand in buono stato di salute, grazie ai consumi domestici sostenuti. Guardando al resto dell’anno, [seppur] permangono volatilità e incertezza a causa delle restrizioni in corso, si prevede che il buono stato di salute dei brand continui, alimentato da sostenuti investimenti di marketing nella stagione di punta degli aperitivi, da una graduale riapertura del canale on-premise e dalla continua crescita del canale e-commerce”. Questa l’analisi del Ceo Bob Kunze-Concewitz.