È dalla Milano Wine Week di questi giorni che si alzano le prime voci dei produttori e rappresentanti del settore agricolo per chiedere ascolto, sostegno e certezze alle nostre istituzioni. Il timore palesato è che l’investimento dei fondi in arrivo dall’Europa e di quelli già messi a disposizione dal Governo sia strettamente vincolato a determinate circostanze individuate a monte, esempio lampante riguarda i soldi dell’Ocm Promozione che il settore chiede, diversamente da quanto previsto, di poter investire anche all’interno dei Paesi UE e non solo nei Paesi Terzi.
A tirare le fila del discorso i numerosi imprenditori presenti alla manifestazione vitivinicola milanese, che hanno espresso il proprio auspicio affinché ognuno faccia concretamente la propria parte, sfruttando al meglio le risorse disponibili. Ad avviare il dibattito è stato Beniamino Garofalo, AD del Gruppo Santa Margherita, il quale ha affermato la necessità di un “approccio nuovo, che le aziende si rinforzino in competenze analitiche e digitali”. Sulla stessa linea anche Riccardo Pasqua, Ad Pasqua Vigneti e Cantine, che ha rimarcato la necessità di “svecchiare la comunicazione”, investire sulla “digitalizzazione e sui nuovi talenti”.
L’obiettivo per il presidente di ICE Carlo Ferro è potenziare l’e-commerce favorendo l’accesso “delle imprese alle piattaforme come Amazon, Alibaba e Tannico”. A seguire ha parlato di “semplificazione burocratica” Arturo Ziliani di Berlucchi, collegandosi al timore palesato da Giuseppe Salvioni, Ad Consorzio Franciacorta, in merito alla complessità degli iter d’accesso ai fondi considerando quanto troppo spesso capiti che “aziende meno strutturate rinuncino a provare ad accedere alle risorse perché troppo complesso”, nonostante ne avrebbero pienamente diritto.
L’auspicio di Sarah Serena di Montelvini è che l’Italia, grazie “alla bellezza del paesaggio e alla cultura possa essere ai vertici mondiali per attrattiva”. Ecco perché, come ha sottolineato Innocente Nardi, alla guida del Consorzio del Prosecco Docg, “serve un grande progetto di incoming” in grado di valorizzare “le vere fiere del vino italiano: i territori”. Insomma, ciò che occorre è “un’attenta regia comune delle iniziative”, citando Riccardo Ricci Curbastro di Federdoc.
In risposta al susseguirsi di dichiarazioni è intervenuta infine la Ministra delle Politiche Agricole Bellanova, assicurando prontezza e concretezza: “Milano è un messaggio di ripartenza, di messa a sistema di sistemi innovativi e degli strumenti che offre il digitale. Abbiamo pubblicato il decreto per l’Ocm Vino Promozione 2021, che mette a disposizione 100 milioni di euro, aprendo ad iniziative in GDO e HORECA. Abbiamo esteso il decreto ristoranti, ovvero i 600 milioni per l’acquisto di prodotti DOP e IGP anche ad agriturismi con somministrazione e catering. Sul Recovery Fund dico che l’agricoltura sarà protagonista, e che dovremo spingere sulla sostenibilità”.