Le festività natalizie hanno consacrato il dominio delle bollicine italiane. Oltre 100 milioni di tappi sono stati stappati, segnando un nuovo record storico per il consumo di spumante Made in Italy. Un successo che consolida la posizione del vino italiano come protagonista indiscusso delle celebrazioni, superando anche il tradizionale champagne.
I dati Coldiretti parlano chiaro: l’83% delle tavole italiane ha brindato con bollicine tricolori, mentre il consumo di champagne è calato dell’8%. Un trend positivo che si riflette anche sulle vendite: nel 2024, le bollicine italiane hanno registrato un aumento del 2% rispetto all’anno precedente.
Ma cos’è che rende lo spumante italiano così irresistibile? La varietà è sicuramente uno dei suoi punti di forza. Dal Prosecco, re indiscusso con una quota di mercato del 70%, alle etichette più pregiate come Franciacorta e Trento DOC, passando per le bollicine regionali, l’offerta è ampia e in continua evoluzione.
L’export ha registrato un incremento del 9%, raggiungendo i 2,3 miliardi di euro. Gli Stati Uniti rimangono il principale mercato, ma anche Germania, Gran Bretagna e persino la Francia, patria dello champagne, hanno visto crescere la domanda di spumante italiano. Un risultato sorprendente è quello della Russia, dove le vendite sono aumentate del 62%, grazie anche alle sanzioni economiche che hanno favorito l’ingresso delle bollicine italiane nel mercato russo.
La competitività con lo champagne, che per molti decenni ha dominato la scena internazionale, è ormai una realtà consolidata. Le bollicine italiane, con la loro varietà, qualità e la forte identità che portano con sé, continuano a fare la differenza e a conquistare il mondo.