La pandemia non ha impedito al concorso internazionale del turismo enologico “Global Best of Wine Tourism Award” di andare in scena anche quest’anno, sebbene in forma ridotta e virtuale.
Alla quarta edizione hanno infatti preso parte solo sei città fra le 11 Grandi Capitali del Vino, ciascuna in rappresentanza della propria nazione. Per l’Italia ha partecipato Verona seguita da Adelaide, Cape Town, Mainz, Mendoza e Porto.
La giuria internazionale della Conferenza annuale di Great Wine Capitals, comunque formata dai rappresentati di tutte e 11 le Capitali, si è quindi riunita e, valutando le iniziative sostenute dai partecipanti in termini di promozione enoturistica, ha così decretato i 6 vincitori di quest’anno, aggiudicando a ciascuno un anno di promozione internazionale a tutti i livelli, a partire dalla collaborazione con il mensile Decanter.
Vincendo nella categoria “pratiche sostenibili nell’enoturismo” si è aggiudicata il titolo per Verona la cantina Albino Armani Viticoltori dal 1607, nota per la produzione dei pregiati Amarone e Pinot Grigio.
“Il turismo rappresenta un valido strumento per uno sviluppo sostenibile delle aree rurali periferiche perché́, se opportunamente gestito, permette il mantenimento dell’habitat rurale in tutti i suoi aspetti: ambientali, culturali, sociali ed economici”, queste le parole del Presidente della Cciaa di Verona, Giuseppe Riello, a sostegno dello spirito di salvaguardia che intende valorizzare il concorso.