La celebrazione dell’arte pizzaiola torna protagonista a Roma con la nona edizione de La Città della Pizza, il concorso nazionale che mette in luce i nuovi volti della pizza italiana. Quest’anno la manifestazione si rinnova con una formula tutta romana: tre giornate di selezione — il 14, 15 e 16 aprile — per scegliere i nove finalisti che si sfideranno nella finalissima del 14 settembre a Piazza di Siena, durante Vinòforum 2025.
Il primo atto si consumerà nella suggestiva cornice del GARUM, ai piedi del Circo Massimo, dove decine di pizzaioli provenienti da ogni angolo d’Italia avranno l’opportunità di mostrare il proprio talento davanti a una giuria d’eccezione. I partecipanti si confronteranno in due fasi: nella prima dovranno preparare una pizza classica — Margherita o Marinara — con gli ingredienti messi a disposizione; nella seconda, per chi supererà il turno, spazio alla creatività con la propria specialità.
A giudicare le performance, un team di esperti composto da pizzaioli affermati, tecnici del settore, chef e specialisti dell’olio extravergine di oliva. Tra i nomi in giuria, il giornalista enogastronomico Luciano Pignataro, i maestri pizzaioli Luca Tudda, Ciccio Vitiello, Marco Quintili, e rappresentanti di associazioni di categoria come APCI e AVPN.
I criteri di valutazione saranno rigorosi: aspetto, profumo, impasto, cottura, equilibrio tra i sapori e qualità degli ingredienti saranno al centro dell’analisi. Solo tre concorrenti per giornata — nove in tutto — potranno accedere alla finale di settembre, dove sarà assegnato un premio di 4.000 euro al miglior pizzaiolo dell’edizione.
Nel corso delle selezioni, le pizze saranno presentate in abbinamento a una selezione di birre artigianali e curate in ogni dettaglio estetico, in un’atmosfera che celebra l’eccellenza gastronomica italiana senza dimenticare l’importanza della convivialità e della sperimentazione.
La Città della Pizza 2025 si conferma così un appuntamento di riferimento per chi ama la pizza non solo come simbolo culinario, ma come forma d’arte viva, in continua evoluzione, capace di raccontare tradizioni, territori e nuove visioni del gusto.