Il prossimo 9 aprile, all’interno del 57° Salone Internazionale del Vino e dei Distillati, farà il suo esordio Vinitaly Tourism, il nuovo progetto fieristico di Veronafiere interamente dedicato all’enoturismo. Un debutto che segna un punto di svolta nel modo di pensare il vino: da prodotto da bere a esperienza da vivere.
Con 64 cantine italiane selezionate e 16 buyer specializzati provenienti da USA, Germania, Spagna e Italia, Vinitaly Tourism si presenta come una vetrina strategica per far incontrare domanda e offerta in uno dei settori più promettenti del turismo enogastronomico. In programma, 174 incontri B2B in formato speed date, momenti di confronto, convegni tematici e un report scientifico a cura di Roberta Garibaldi, presidente dell’Associazione Italiana Turismo Enogastronomico.
Il turismo del vino sta attraversando una vera e propria “enotransizione”. Come evidenziato dalla nuova ricerca presentata in fiera, sempre più turisti italiani cercano esperienze autentiche legate al vino. Il 77% ha visitato luoghi del vino nel 2025, in forte crescita rispetto al 60% del 2021, mentre il 40% ha inserito almeno una cantina nei propri viaggi recenti.
Non si parla più solo di degustazione, ma di un percorso che coinvolge sensi, cultura e territorio. Il vino si conferma prima icona dell’enogastronomia italiana, superando olio, pizza e pasta, e le visite in cantina con degustazione guidata sono considerate l’esperienza più memorabile dal 26% dei turisti.
Nonostante la crescente domanda, il settore presenta ancora alcune criticità che ne frenano l’espansione:
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Carenza di informazioni chiare su orari e costi (58%)
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Limitata apertura nei weekend (54%)
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Preoccupazione per i controlli stradali dopo le degustazioni (53%)
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Sensibilità al prezzo: il 36% non vuole spendere oltre 20€, ma un terzo è disposto a investire di più per esperienze di qualità
Secondo Garibaldi, il futuro dell’enoturismo richiede investimenti mirati in formazione, infrastrutture, trasporti e accoglienza professionale, elementi chiave per lo sviluppo sostenibile delle aree rurali italiane.
Dall’analisi dei dati digitali a cura di Data Appeal emergono le destinazioni più amate dai winelover:
Top destinazioni italiane:
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Langhe/Barolo
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Chianti
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Montalcino
Desideri dei turisti italiani:
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Cinque Terre (20,1%)
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Salento (19,9%)
Preferenze internazionali:
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Tedeschi: Chianti (38%), Montepulciano
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Inglesi: Etna (33%), Chianti
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Americani: Chianti (41%), Etna
Il programma scientifico, coordinato da Roberta Garibaldi, esplorerà temi chiave del settore:
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L’enoturismo non è (solo) una degustazione – Winedering
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Dati, trend e opportunità del comparto
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Sinergie tra denominazioni e territori
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Innovazione e sostenibilità nelle strutture ricettive
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Differenze regionali e nuove sfide, a cura del Movimento Turismo del vino
Lanciato in un contesto altamente strategico, Vinitaly Tourism si candida a diventare un punto di riferimento per l’enoturismo italiano, intercettando trend globali e nuove esigenze dei viaggiatori. Un’opportunità per trasformare le cantine in luoghi di ospitalità, cultura e racconto del territorio, e per rendere il vino sempre più un’esperienza da vivere, non solo da degustare.