Il 2024 si è rivelato un anno difficile per il settore dello Champagne, con un calo significativo delle esportazioni e una flessione del mercato interno. Secondo i dati dell’Union des Maisons de Champagne, il volume delle spedizioni globali è sceso a 271,4 milioni di bottiglie, registrando una contrazione del 9,2% rispetto al 2023. In termini di valore, il mercato ha comunque raggiunto un fatturato complessivo di 3,75 miliardi di euro, evidenziando la capacità della denominazione di mantenere un posizionamento premium nonostante le difficoltà
Le esportazioni, che rappresentano una fetta sempre più rilevante del mercato dello Champagne, hanno subito una diminuzione del 10,8%, fermandosi a 153,2 milioni di bottiglie. Anche la domanda interna francese ha mostrato una tendenza negativa, con una riduzione del 7,2% e un totale di 118,2 milioni di bottiglie vendute. Questo calo è attribuito a una serie di fattori macroeconomici, tra cui l’inflazione, l’incertezza geopolitica e le difficoltà economiche globali, che hanno inciso sulla propensione all’acquisto di beni di lusso e prodotti considerati non essenziali.
Analizzando i singoli mercati, gli Stati Uniti si confermano come il principale paese importatore di Champagne, con 27,41 milioni di bottiglie spedite nel 2024, segnando addirittura un lieve incremento dell’1,8% rispetto all’anno precedente. Questo dimostra come il mercato americano rimanga solido e resiliente, grazie a una clientela disposta a investire in prodotti di alta gamma.
Al contrario, il Regno Unito e il Giappone, due dei mercati tradizionalmente più forti per lo Champagne, hanno registrato cali significativi. In particolare, il Regno Unito ha visto una contrazione del 12,6%, mentre il Giappone ha subito un calo ancora più marcato, pari al 18,6%. Questi dati rispecchiano le difficoltà economiche e i cambiamenti nelle abitudini di consumo in alcuni dei principali paesi importatori.
Nonostante il calo dei volumi, il settore dello Champagne continua a puntare sulla qualità e sull’esclusività del prodotto per mantenere la propria posizione nel mercato globale. Le maison stanno investendo sempre di più in strategie di marketing mirate, nell’espansione verso nuovi mercati e nell’innovazione produttiva, con particolare attenzione alla sostenibilità e all’adattamento ai cambiamenti climatici che influenzano la viticoltura.
Per affrontare le sfide attuali e future, sarà fondamentale diversificare ulteriormente i mercati di esportazione, puntando su economie emergenti e su nicchie di consumatori appassionati di prodotti di lusso. Inoltre, l’industria dello Champagne dovrà rispondere con prontezza alle fluttuazioni economiche, mantenendo un equilibrio tra domanda e offerta e rafforzando il valore percepito del proprio brand a livello internazionale.