La storica azienda nel cuore del Chianti Classico, lancia una novità assoluta: Torre Alta, un Chianti Classico DOCG ottenuto esclusivamente da uve Sangiovese di oltre 30 anni. Il nome richiama l’iconica torre che sovrasta la tenuta, simbolo di un progetto ambizioso, nato con l’intento di puntare sempre più in alto, sia in vigna che in cantina.
Un Sangiovese in purezza da vigneti storici
Torre Alta debutta con l’annata 2023 e si presenta come un Sangiovese in purezza, risultato di una selezione rigorosa dei migliori grappoli provenienti dai vigneti più vocati, posti tra i 450 e i 510 metri di altitudine. Qui, un suolo ricco di marne calcaree, un’esposizione ideale e la costante ventilazione contribuiscono a ottenere uve di qualità straordinaria.
Nel calice si presenta di un intenso rosso rubino. Al naso spiccano fragranze fresche di frutta rossa, liquirizia, ribes e delicate note di vaniglia, tipiche del Sangiovese chiantigiano. Al palato risulta rotondo, morbido, sapido e caratterizzato da una piacevole dolcezza, con una spiccata acidità e una lunga persistenza che richiamano i sapori dei grandi classici della tradizionnne.
Torre Alta è un vino che unisce struttura e longevità a una grande versatilità gastronomica. Perfetto con piatti della cucina toscana e non solo: accompagna egregiamente piatti in umido, primi piatti saporiti, carni rosse e selvaggina, ma anche formaggi di media stagionatura.
Protagonista dell’etichetta è la celebre Cinciallegra, simbolo di Castellare e della sua filosofia sostenibile. L’uccellino, facile da riconoscere per il piumaggio giallo brillante attraversato da una striatura nera, vive tra i vigneti nutrendosi di acini caduti e di piccoli insetti, contribuendo in modo naturale all’equilibrio dell’ecosistema. Curiosità: inquadrando il QR code sulla bottiglia si può ascoltare il canto melodioso della Cinciallegra.
L’annata 2023 ha richiesto attenzione e cura. Una primavera piovosa ha imposto un monitoraggio costante in vigna, mentre l’estate calda, ma con riserve d’acqua abbondanti, ha garantito una maturazione perfetta delle uve. L’ottima escursione termica tra giorno e notte ha favorito l’equilibrio tra freschezza e concentrazione aromatica. I grappoli, sani e di alta qualità, hanno dato origine a un Chianti Classico di grande eleganza, con tannini morbidi e vellutati.
La vendemmia si è svolta manualmente nella prima settimana di ottobre. I grappoli, raccolti in cassette per preservarli integri, sono stati selezionati e diraspati con cura. La fermentazione alcolica si è svolta in vasche d’acciaio, seguita da un affinamento di 7 mesi in botti di rovere francese da 2,5 e 5 ettolitri e ulteriori 7 mesi in bottiglia, prima della commercializzazione.
L’azienda si estende su circa 100 ettari, di cui la metà vitati e 12 destinati a oliveto, su colline esposte a sud-est con un’altitudine media di 430 metri. I vigneti, alcuni dei quali con oltre 45 anni di età, presentano rese volutamente basse per privilegiare la qualità. I suoli ricchi di marne, galestro e argilla, uniti a un clima ideale, danno vita a vini di grande struttura e straordinario potenziale di invecchiamento. Alla guida tecnica dell’azienda c’è Alessandro Cellai, allievo di Giacomo Tachis, figura leggendaria dell’enologia italiana.

Torre Alta: il nuovo Chianti Classico top di Castellare di Castellina
post precedente