L’olivicoltura piemontese sta vivendo un momento di grande crescita. Secondo i dati diffusi dalle associazioni di categoria, la produzione di olive nella regione ha registrato un incremento del 20% rispetto all’anno precedente, mentre la produzione di olio è aumentata del 15%, in controtendenza con il resto dell’Italia.
L’espansione della coltivazione è evidente: attualmente, in Piemonte, si contano circa 350 ettari destinati agli uliveti, un’area in costante aumento grazie all’interesse crescente per questa coltura. La qualità dell’olio prodotto si sta affermando sempre più, conquistando il favore di consumatori ed esperti del settore.
Il Piemonte, tradizionalmente conosciuto per la viticoltura e altre colture agricole di pregio, sta riscoprendo il valore dell’olivicoltura. L’attenzione verso questa produzione si deve sia ai cambiamenti climatici, che rendono il territorio sempre più favorevole alla coltivazione dell’ulivo, sia alla crescente richiesta di prodotti locali e di alta qualità.
In particolare, le province di Alessandria e Cuneo, il Canavese si stanno distinguendo per l’incremento degli oliveti, con aziende che investono su varietà autoctone e tecniche di coltivazione innovative per garantire un prodotto eccellente.
Gli esperti del settore prevedono che la superficie coltivata a uliveto in Piemonte continuerà a crescere nei prossimi anni, trainata dalla domanda di olio extravergine di qualità e da progetti di valorizzazione del territorio. Inoltre, le istituzioni locali stanno supportando i produttori con incentivi e programmi di formazione specifici, puntando su una filiera sostenibile e competitiva.
Un ulteriore passo in avanti per la valorizzazione dell’olio piemontese è la richiesta, da parte del consorzio di settore, del riconoscimento dell’Indicazione Geografica Protetta (IGP). L’ottenimento di questo marchio rappresenterebbe un importante riconoscimento per il comparto, certificando la qualità e l’origine del prodotto e aumentando la sua competitività sul mercato.
L’incremento della produzione rappresenta una grande opportunità economica per il Piemonte, confermando che l’olivicoltura può diventare un settore chiave nell’agricoltura regionale. La sfida per il futuro sarà consolidare questa crescita garantendo standard qualitativi elevati e valorizzando le peculiarità del territorio piemontese.