Il Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria ha annunciato lo stop temporaneo alle iscrizioni allo Schedario Viticolo, il registro ufficiale che consente ai produttori di rivendicare la denominazione d’origine controllata per il celebre vino pugliese. La decisione, presa a tutela della qualità e della sostenibilità della produzione, ha sollevato un acceso dibattito tra gli operatori del settore.
Il blocco delle iscrizioni è stato motivato dall’esigenza di garantire un equilibrio tra domanda e offerta, evitando il rischio di una sovrapproduzione che potrebbe compromettere il valore del Primitivo di Manduria sul mercato. Il Consorzio ha evidenziato come la crescita esponenziale delle superfici vitate abbia portato a una situazione critica, con il pericolo di un eccesso di offerta che potrebbe influire negativamente sui prezzi e sulla percezione qualitativa del prodotto.
Il Primitivo di Manduria è uno dei vini italiani più apprezzati a livello nazionale e internazionale. La sua crescita ha portato a un aumento delle superfici coltivate, ma anche alla necessità di mantenere standard elevati per preservarne il prestigio. Il Consorzio ha dichiarato che la misura sarà temporanea e verrà rivalutata in base all’andamento del mercato e alle necessità produttive.
Per il futuro, il Consorzio ha annunciato che lavorerà a un piano di gestione che includa criteri più selettivi per l’accesso alla denominazione, al fine di garantire che solo i vigneti che rispettano rigorosi standard qualitativi possano fregiarsi del marchio Primitivo di Manduria DOC e DOCG. Inoltre, si studieranno strategie per favorire una crescita sostenibile e bilanciata del settore.
In un mercato sempre più competitivo, il Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria punta a proteggere il valore di un prodotto che rappresenta un’eccellenza enologica italiana, garantendo qualità, identità territoriale e sostenibilità per le future generazioni di viticoltori.