Il Consiglio e il Parlamento europeo hanno raggiunto un accordo per ridurre lo spreco alimentare all’interno dell’Unione Europea, fissando obiettivi ambiziosi per il 2030. La misura fa parte di un più ampio impegno per migliorare la sostenibilità del sistema alimentare e ridurre l’impatto ambientale.
Secondo l’intesa, gli Stati membri dovranno ridurre lo spreco alimentare del 30% nel settore della ristorazione e delle famiglie e del 10% lungo la filiera produttiva. Questi traguardi mirano a rendere più efficiente l’uso delle risorse e a contrastare gli sprechi lungo tutta la catena di approvvigionamento.
Per raggiungere questi obiettivi, i Paesi dell’UE saranno chiamati a sviluppare strategie nazionali che prevedano:
- Incentivi per il recupero e la redistribuzione del cibo, con il coinvolgimento di supermercati, ristoranti e associazioni di volontariato.
- Miglioramento della gestione delle eccedenze alimentari, attraverso innovazioni nella logistica e nelle pratiche di conservazione.
- Campagne di sensibilizzazione per i cittadini, per promuovere un consumo più consapevole e responsabile.
Secondo la Commissione Europea, ogni anno nell’UE vengono sprecate quasi 59 milioni di tonnellate di cibo, con un impatto economico stimato in 132 miliardi di euro. Ridurre queste perdite è essenziale non solo per motivi economici, ma anche per affrontare il cambiamento climatico e garantire una maggiore sicurezza alimentare.
Dopo l’accordo tra Consiglio e Parlamento, la normativa dovrà essere formalmente approvata e implementata dai singoli Stati membri. L’UE continuerà a monitorare i progressi, valutando possibili miglioramenti per rendere il sistema alimentare più sostenibile.
L’iniziativa rappresenta un passo fondamentale per raggiungere gli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e promuovere un modello di consumo più responsabile a livello globale.