La Commissione nazionale italiana per l’Unesco ha dato il via libera alla candidatura del “Paesaggio del sistema delle ville-fattoria del Chianti Classico” per la verifica preliminare in vista dell’inserimento nella lista del Patrimonio Mondiale. Un primo traguardo importante in un percorso che si concluderà nel 2028.
Se la candidatura supererà le valutazioni degli organi consultivi, sarà ufficialmente trasmessa al Centro per il Patrimonio Mondiale dell’Unesco entro il 1° febbraio 2027, con la decisione finale attesa per l’anno successivo.
L’area interessata si estende su circa 54mila ettari e comprende sette Comuni distribuiti tra le province di Firenze (Barberino Tavarnelle, Greve in Chianti, San Casciano in Val di Pesa) e Siena (Castellina in Chianti, Castelnuovo Berardenga, Gaiole in Chianti, Radda in Chianti).
Il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, ha espresso soddisfazione per questo riconoscimento, sottolineando il valore del Chianti Classico come paesaggio simbolo dell’identità italiana. Anche numerosi rappresentanti politici hanno accolto con entusiasmo la notizia, evidenziando il lavoro di collaborazione tra istituzioni locali e nazionali per promuovere il territorio.
Dal Consiglio regionale della Toscana, il presidente Antonio Mazzeo ha ribadito l’importanza di questa candidatura, nata su impulso della Regione, e ha assicurato il sostegno ai Comuni coinvolti per raggiungere questo prestigioso obiettivo. Il Chianti Classico potrebbe così ottenere per la prima volta il riconoscimento Unesco, valorizzando ulteriormente il suo patrimonio storico e paesaggistico a livello internazionale.