La divisione Vini e Alcolici delnoto gruppo del lusso ha affrontato un anno complesso nel 2024, proseguendo il trend negativo iniziato nel 2023. I ricavi hanno subito una flessione dell’11% su base riportata (-8% a livello organico), attestandosi a 5,86 miliardi di euro. Anche l’utile operativo ricorrente ha registrato un calo significativo del 36%, in gran parte a causa delle variazioni nei tassi di cambio.
Dopo un triennio di crescita sostenuta, il mercato di champagne e cognac ha mostrato segnali di normalizzazione post-pandemia, con una domanda in rallentamento e un contesto asiatico più complesso. I produttori di champagne hanno mantenuto una quota del 22% nelle spedizioni globali, mentre il cognac ha risentito di una minore richiesta in alcuni mercati chiave.
Nonostante le difficoltà generali del settore, il marchio Château d’Esclans ha ampliato la propria presenza nel mercato internazionale dei rosé provenzali. Nel frattempo, è stato introdotto SirDavis, un nuovo whisky americano nato da una collaborazione con l’artista Beyoncé Knowles-Carter. Inoltre, il gruppo ha acquisito una partecipazione di minoranza in French Bloom, azienda specializzata in vini analcolici di alta gamma.
Tra le varie divisioni dell’azienda, quella dei vini e alcolici è risultata la più penalizzata. Complessivamente, il gruppo ha chiuso il 2024 con un fatturato di 84,7 miliardi di euro, segnando un calo del 2% a tassi di cambio correnti (+1% a valuta costante), confermando la tendenza registrata nei primi nove mesi dell’anno. Anche il settore moda e pelletteria ha risentito dell’andamento valutario, con un calo del 3% a tassi di cambio correnti e un fatturato annuo di 41 miliardi di euro.