L’arrivo del 2023 segnerà il ritorno dell’Enoteca d’Italia, l’iniziativa digitale che promuove ormai da anni il settore vitivinicolo. Ad annunciarlo Pier Domenico Garrone in occasione dei 40 anni dell’Enoteca Regionale di Acqui Terme, di cui è stato il presidente nei primi anni del Duemila.
Oggi l’obiettivo è rilanciarla con l’Accademia di Comunicazione di Milano e Francesco Tamburella, il coordinatore del Congresso nazionale di sostenibilità Future Respect di Roma. Lo stesso Garrone ha spiegato come l’Enoteca non sarà solo più uno spazio fisico ma anche un vero portone di accesso al mondo del Metaverso del Made in Italy, come sta già accadendo in molti altri settori commerciali.
Garrone ha spiegato come la sede sarà in ogni azienda vitivinicola che verrà selezionata da un comitato di esperti e consumatori attraverso criteri non commerciali ma espressamente legati alla sostenibilità aziendale.
L’intento è di preservazione e salvaguardia di tutte le etichette nella loro originalità, segnalando l’utilizzo eccessivo di sostanze chimiche con la Gran Carta dei Vini Sostenibili. Le etichette si trasformeranno in un vero e proprio tesoro digitale grazie ai non-fungible token che saranno di proprietà delle aziende produttrici.
Saranno molteplici i servizi offerti dall’Enoteca: in primis l’assistenza nella comunicazione, garantendo un’effettiva integrazione nell’economia digitale; in secondo luogo, proporre il Made in Italy come brevetto mondiale e accessibile solo alle aziende del “Bel Paese”, evitando alterazioni dal punto di vista economico-finanziario e in termini di qualità.