A spiccare fra le righe della Gazzetta ufficiale dell’Unione europea di venerdì 13 novembre vi è una notizia di fondamentale importanza per il nostro Paese ed in particolare per il Friuli Venezia Giulia.
Finalmente, dopo anni di battaglie promosse dalla Regione e dai produttori locali, le denominazioni “Friuli” e “Friuli Venezia Giulia”, e le relative traduzione in sloveno “Furlanija” e “Furlanija Julijska krajina“, sono state infatti inserite ufficialmente nel registro europeo dei Vini Dop. Ad essere coinvolti fra i 1.174 Dop già tutelati dall’Unione Europea non sono però tutte le inclinazioni esistenti, la tutela del nome potrà infatti essere riservata solo ad un ristretto gruppo di vini fermi e frizzanti autoctoni delle province di Gorizia, Trieste, Udine e Pordenone.
Il Segretario regionale Cristiano Shaurli, fortemente soddisfatto, ha parlato di “giusta conclusione di un percorso su cui si lavorava da decenni”, un successo frutto, quindi, di un importante gioco di squadra che consentirà di accrescere “la qualità sui mercati internazionali” di tutte le eccellenze regionali, andando oltre ai già consolidati e apprezzati Doc Carso e Collio.