«If you ever wanted a Brunello di Montalcino for your cellar to age for decades, then buy the 2016 vintage when the wines come out in the market in January 2021». È questo l’incipit del pezzo con cui James Suckling – tra i più influenti critici enologici al mondo – celebra il millesimo 2016 di uno dei gioielli enoici italiani.
Nel suggerire di “accaparrarsi” un Brunello di Montalcino di prossima uscita, il guru americano con base a Hong Kong specifica che si tratta della seconda grande annata di fila dopo il «sensational» 2015, attualmente sul mercato. «Il 2016 sarebbe il vintage più grande di sempre per il Brunello, se non fosse per lo stupendo 2015», specifica infatti.
Il responso di Suckling – apparso sul sito www.jamessuckling.com – arriva dopo le recenti degustazioni di 212 etichette della nuova annata che hanno ottenuto punteggi altissimi (il 50% ha valutazioni oltre 95/100), sottolineando come «il Brunello sia arrivato a un livello di qualità media incredibile». E aggiunge una nota di merito per i produttori: «i piccoli come i grandi nomi stanno facendo alcuni dei più grandi vini di sempre».
Soddisfazione dal Consorzio del Brunello di Montalcino. Il presidente Fabrizio Bindocci rimarca come «nell’anno del Covid abbiamo avuto la fortuna di trovare nelle annate 2015 e 2016 due grandi alleate della nostra denominazione», una sorta di «vaccino commerciale alla crisi del settore» per un mercato in affanno all’inizio del secondo lockdown.
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